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di ANNUNZIATA D’ALESSIO A Rigopiano l’altro colore della neve raggela l’Italia e la unisce in uno scenario eccezionale di tragedia ed epico coraggio. Da lige umanista qual sono, di fronte allo spettacolo doloroso di questi giorni, colta da un palpito d’angoscia, ho cercato subito rifugio nel “senso” della letteratura. La mente prima ha compiuto rapidi giri su scottanti considerazioni scontate: “C’è quella pace serafica e palpabile che percepiamo soltanto quando nevica: quando una nevicata inattesa scende a scaldarci l’animo, avvolgendoci di una serenità inebriante che pare addirittura sia possibile, annusando l’aria, respirare il cielo mentre un candido manto si dispone a ricoprire ogni cosa.”(“Berenice in mezzo ai lupi. Racconto in tre atti”) mi sorprendo nel disincanto. Questa volta fatico a scorgere in Natura qualcosa di sacro: è l’Uomo che ruba la scena! Lo stesso genere umano che ha reso possibile il disastro si riscatta con un pugno di anime che vanno a tentare il miracolo. Deve esserci qualcosa di soprannaturale in questi uomini che indossano gli sci nel buio della notte ad una temperatura al di sotto dello zero e, a testa bassa nella morsa del gelo, s’incamminano verso l’ ”altro”…Abbiamo sempre bisogno di cadere per ricordarci della “scintilla” che ci anima e ci salva. La tragedia fa da specchio, misura la nostra fragilità, ma in termini spinoziani anche la Sostanza divina di cui siamo fatti. Ci sono uomini capaci di rispondere all’appello incondizionato di una “chiamata” folle che li rende homo homini deus in un abisso infernale di ghiaccio, cemento e detriti senza certezze se non quelle delle loro rovine. E mentre le notti di lavoro si susseguono, le mie mani continuano a frugare fra le carte come le mani a Rigopiano continuano a scavare nella neve… e finalmente fra le righe sovviene una quartina ad aprire un varco alla speranza che resta: “Qualcosa è nascosto. Vai a cercarlo. Vai e guarda dietro i monti. Qualcosa è perso dietro i monti. Vai! E’ perso e aspetta te!” (R. Kipling). Attualità, Il Giornale del Molise, 24.01.2017 |